mercoledì 5 novembre 2008

INTERTUNNEL 2008 (Parte 2) i costruttori edili dei tunnel:

Per illustrare le aziende presenti a INTERTUNNEL 2008 seguiamo un ipotetico tracciato di come si costruisce una ferrovia.

Iniziamo con la strumentazione geotecnica ed il monitoraggio, nei sistemi automatici di acquisizione dati si usano ormai sistemi a base di segnali laser o gps ed apparecchiature di rilevamento erano esposte da aziende quali la GEODATA MESSTECHNICK, la GETEC INGENIEURGESELLSCHAFT.

Eseguiti i primi studi normalmente si procede o alla costruzione oppure allo scavo di gallerie di ispezione, qui si distinguono il modo in cui si procede nelle costruzioni o tramite perforazioni o esplosioni o tramite trivellatrici, per i primi citiamo ATLAS COPCO che offre carri di perforazione ad alta capacità, perforatrici da roccia anche computerizzato l’area di azione può raggiungere larghezze di 18 metri ed altezze sino a 13metri, la MEC EDIL che è un’azienda specializzata nella realizzazione e messa in opera di ombrelli per gallerie con il suo sistema denominato easypile erano presenti anche operatori russi come la JSC BAMTONNELSTROY che costruiscono appunto gallerie ferroviarie, stradali o metropolitane con i metodi della perforazione o con esplosioni ed anche con le trivellatrici o TBM come quelle costruite dalla canadese LOVAT INC che è un leader per la progettazione e fabbricazione su misura di queste macchine; attualmente ci sono oltre 35 TBM in funzione in 10 paesi, è notizia recente che la LOVAT è entrata a far parte del gruppo Caterpillar. Non ultima in questo campo ma presente da più di 50 anni c’è la THE ROBBINS COMPANY che è un’azienda americana. Una realtà italiana è la SELI SPA di Roma impegnata nello scavo di gallerie con queste TBM e non solo, perché fornisce e noleggia frese e offre la consulenza necessaria nello studio, progettazione e appunto fornitura di attrezzature necessarie per questi lavori.

TBM è l’acronimo di “ tunnel boring machine” sono macchine la cui fresa è a tutta sezione, generalmente questi impianti si differiscono fra loro per direzione di spinta, il sistema di grippaggio e la possibilità di erigere elementi prefabbricati autoportanti, ma anche per l’adozione dello scudo protettivo, in base a questo elemento si dichiarano TBM aperte o TBM scudate.

Grandi passi si sono fatti nel campo della costruzione di queste macchine per la costruzione di gallerie a diametro limitato; qui l’automazione è ben spinta e complessa si va dal sistema di guida e di controllo che sono ormai effettuato con rilevazioni laser dal sistema di avanzamento che si comporta in maniera differente in base al materiale che si incontra nel percorso, nel sistema di posizionamento sino al sistema per eliminare il materiale scavato, programmatori programmabili (PLC), motori, sensori sino a prodotti come piccoli SCADA sono attualmente impiegati in queste macchine e si fa uso di tutte le tecnologie elettriche, pneumatiche ed oleodinamiche.

Per la costruzione delle gallerie si ha bisogno anche di qualificati fornitori per la finitura delle galleria con prodotti e additivi per migliorare le prestazioni del cemento, per la cementazione e l’iniezione di malta per citarne alcuni erano presenti : la società CHRYSO ITALIA SPA, la MAPEI, la BASF per citarne alcune.

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